Con la fine della bella stagione il freddo è ormai arrivato su gran parte del nostro paese.
Per difenderci dalla basse temperature e mantenere nelle nostre case delle condizioni termiche gradevoli è importante dotarsi di un buon impianto di riscaldamento, e, soprattutto, di un’ottima caldaia. La caldaia è lo strumento deputato alla produzione di calore per gli ambienti (dove previsto) di acqua calda sanitaria. Grazie a questo apparecchio dunque, è possibile controllare la temperatura delle nostre case senza doverci preoccupare del freddo esterno.
E se la caldaia è da sostituire?
Molto spesso si ha poca dimestichezza con la scelta della caldaia poiché essa viene installata in fase di costruzione della casa; di conseguenza la scelta di tale strumento spetta a chi costruisce l’immobile, che non è necessariamente la stessa persona che lo occuperà.
Come scegliere la caldaia? A cosa fare attenzione?
Vi diamo qualche indicazione utile.
In commercio esistono differenti tipologie di caldaie.
In base al funzionamento, troveremo:
-caldaie a camera aperta;
-caldaie a camera stagna;
-caldaie a condensazione.
Vediamo brevemente le differenze.
Una caldaia di questo tipo preleva l’aria per la combustione direttamente dall’ambiente, in cui poi immette nuovamente i fumi di scarico. Queste caldaie non possono essere installate in casa.
Una caldaia a camera chiusa è dotata di una camera stagna in cui avviene la combustione, ed in cui l’aria è convogliata attraverso un meccanismo di tiraggio forzato. Questa tipologia di caldaie può essere collocata in casa esclusivamente se esiste una canna fumaria che convoglia i gas di scarico all’esterno.
Si tratta di una tipologia di caldaia in grado di recuperare anche il calore della combustione che normalmente si disperderebbe con l’espulsione dei fumi di scarico. Essa riutilizza quindi il calore latente del vapore acqueo che viene di solito disperso nell’ atmosfera.
Nonostante le diverse tipologie di caldaie, con la normativa Ecodesign (regolamento Europeo 1253/2014 / CE), dal 26 settembre 2015 è vietato immettere sul mercato caldaie differenti da quelle a condensazione. Non è fatto obbligo di acquistare esclusivamente caldaie a condensazione: esse infatti possono essere acquistate a patto che la data di fabbricazione risulti antecedente al 26 settembre 2015. L’obiettivo della normativa è di far esaurire le scorte di caldaie già prodotte, in maniera che in futuro sul mercato siano reperibili solo caldaie a condensazione, che posseggono una classe energetica (misurata in stelle) superiore alle caldaie di tipo tradizionale.
I combustibili maggiormente impiegati nell’utilizzo di caldaie sono il metano ed il propano. Ma anche i combustibili solidi come il pellet trovano delle nicchie di mercato.
Per ottenere il massimo rendimento dalla vostra caldaia è indispensabile scegliere la potenza necessaria. Per farlo bisogna tener conto del tipo di utilizzo della caldaia.
Se questa verrà impiegata solo per il riscaldamento degli ambienti, in genere la potenza richiesta non supera i 10 kW. Maggiore invece sarà la potenza richiesta per svolgere sia la funzione di riscaldamento che quella di produzione dell’acqua calda sanitaria.
Per evitare di commettere degli errori, rivolgetevi ad un termoidraulico che sarà in grado di consigliarvi la caldaia ideale eseguendo un calcolo basato su fattori come la zona climatica, la superficie da riscaldare espressa in metri cubi e l’isolamento termico dell’edificio in cui risiedete.
Una volta acquistata la vostra caldaia, è bene sapere che ci sono degli interventi che dovranno essere eseguiti periodicamente su di essa. Tra questi, alcuni sono obbligatori per legge.
La manutenzione ordinaria della caldaia è un intervento necessario per verificare il corretto funzionamento della caldaia. Comprende la pulizia del bruciatore e dello scambiatore, nonché il controllo del corretto scarico dei fumi.
Il controllo dei fumi è obbligatorio per legge, disciplinato dal DPR. N.74 del 2013 che ne stabilisce anche i tempi, e serve a misurare la quantità di gas presenti nella combustione. L’obbligo nasce dalla necessità di preservare la sicurezza delle persone quanto dell’ambiente. Il controllo dei fumi (o bollino blu) deve essere eseguito da tecnici abilitati dalla Camera di Commercio ad eseguire interventi di installazione e manutenzione (come previsto dal D. M. 37/2008).
Gli interventi di manutenzione e quelli relativi al controllo dei fumi vanno annotati sul libretto di impianto, anche esso obbligatorio per legge.
Per la sostituzione o l’acquisto di una nuova caldaia è possibile usufruire di particolari incentivi statali. A seconda dei casi, e fino al 31 Dicembre 2016, sarà possibile richiedere una detrazione fiscale IRPEF del 50%, prevista per diverse tipologie di interventi di recupero del patrimonio edilizio. Tra le tipologie di interventi per cui è prevista la detrazione è indicata anche la sostituzione della caldaia con una nuova che può essere di tipo tradizionale, a condensazione o a combustibile solido (biomassa).
Anche gli interventi di riqualificazione energetica prevedono la possibilità di usufruire di detrazioni fiscali. A tal proposito è ritenuto un intervento di riqualificazione energetica l’installazione di una caldaia a condensazione con valvole termostatiche oppure di una caldaia a biomassa.
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