L’ impianto di riscaldamento a pavimento è un’ottima soluzione per riscaldare le proprie abitazioni. Tale sistema di riscaldamento fu ideato all’inizio del ‘900 e venne fin da subito ampiamente apprezzato per la sua straordinaria capacità di riscaldare gli ambienti domestici. A causa però di differenti patologie connesse all’eccessivo calore sprigionato dai sistemi dell’epoca, l’utilizzo di tale tecnica di riscaldamento venne gradualmente abbandonato.
A partire dagli anni ’70, grazie alle nuove tecnologie, gli impianti di riscaldamento a pavimento sono tornati alla ribalta. Al contrario di quanto accadeva in passato infatti, l’eccessiva produzione di calore (principale responsabile di problemi alla circolazione e innalzamento della pressione arteriosa) iniziò ad essere regolata grazie a materiali isolanti, apposite solette e sistemi di termoregolazione automatica.
L’ impianto di riscaldamento a pavimento viene realizzato attraverso un sistema a pannelli radianti. Il loro utilizzo su vaste superfici consente di utilizzare basse temperature per il riscaldamento degli ambientii; tale caratteristica consente di sfruttare l’energia in modo efficiente, fornendo un elevato rendimento. L’impianto di riscaldamento a pavimento con pannelli radianti è un sistema attraverso il quale è possibile sfruttare il calore generato da tubature (o da elementi conduttori) situate sotto il pavimento per trasferire il calore agli ambienti della casa. In alcuni casi i pannelli radianti possono essere ubicati anche dietro la parete o a soffitto, ma la loro collocazione a pavimento risulta ideale per assicurare il mantenimento di condizioni di benessere termico. In questo modo infatti è garantita la presenza di zone più calde in prossimità della superficie di calpestio e più fredde a soffitto.
DIFFERENZE CON I TRADIZIONALI SISTEMI DI RISCALDAMENTO
Il principio di funzionamento dei sistemi a pannelli radianti si basa sull’irraggiamento del calore; la trasmissione del calore avviene quindi dal corpo più caldo a quello più freddo. Diverso è invece il funzionamento dei sistemi a tradizionali corpi scaldanti (come i radiatori), in cui il calore viene trasmesso per convezione: in questo caso, la differenza di peso tra aria calda (che tende a salire) ed aria fredda (che tende ad andare verso il basso) genera delle correnti ascensionali che regolano il trasferimento di calore dalla parti più calde a quelle più fredde.
Inoltre, rispetto ai sistemi di riscaldamento che impiegano corpi scaldanti, gli impianti a pavimento non costituiscono un limite all’arredamento: essendo assolutamente invisibili non hanno alcuna influenza di tipo estetico sulle scelte d’arredo nei locali. Consentono anzi un migliore utilizzo degli spazi, senza pareti fastidiosamente occupate da antiestetici radiatori.
Anche intonaci e pareti traggono beneficio dall’impiego di un impianto di riscaldamento a pavimento, in quanto sono meno soggetti dal degrado ed a macchiarsi di aloni più scuri.
COME FUNZIONA UN IMPIANTO DI RISCALDAMENTO A PAVIMENTO
Esistono due tipologie di impianti a pavimento; quelli ad acqua e quelli elettrici.
Diamo uno sgardo alle loro caratteristiche.
Impianto di riscaldamento ad acqua
Si tratta di impianti che sfruttano la circolazione dell’acqua, la quale scorre nelle tubazioni fino a raggiungere la caldaia dove viene appositamente termoregolata. Una volta raggiunta la temperatura, l’acqua viene convogliata in apposite serpentine che si trovano sotto le solette dei vari ambienti della casa diffondendosi per conduzione al pavimento, in modo omogeneo.
Impianto di riscaldamento elettrico
Questo impianto utilizza, contrariamente ad un impianto di riscaldamento ad acqua, un conduttore che viene alimentato elettricamente. Il principio su cui si basa è chiaramente la trasformazione dell’energia elettrica in calore radiante. L’elemento conduttore può essere costituito da alluminio o da fibra di carbonio e recentemente sono comparsi anche pannelli radianti ad infrarossi. Proprio questi ultimi, oltre a poter essere utilizzati per realizzare impianti di riscaldamento sottopavimento, hanno il vantaggio di poter essere impiegati per realizzare dei veri e propri quadri luminosi, diventado eleganti pezzi di arredamento.
Rispetto all’impianto di riscaldamente ad acqua, i costi di gestione sono decisamente più alti. Per questo motivo è consigliabile associare un impianto di questo tipo ad un impianto di produzione di energia fotovoltaica, in modo da ammortizzare i costi.
In commercio esistono diverse soluzioni tra cui potrete scegliere per riscaldare la vostra abitazione; chiaramente in base alle vostre esigenze dovrete valutare i pro ed i contro di ogni soluzione.
Di seguito vi proponiamo in sintesi i pro e i contro di un impianto di riscaldamento a pavimento.
Vantaggi
L’impianto è invisibile in quanto posto dietro le superfici della casa; in questo modo permettere di sfruttare meglio gli spazi;
Il calore viene diffuso nell’ambiente in modo omogeneo;
L’ ambiente è sicuramento più pulito, in quanto la formazione di polveri, acari e muffe è assente;
Consente di ottenere un risparmio energetico fino al 15-20% rispetto ad un sistema tradizionale;
Un impianto di riscaldamento a pavimento funge anche da soluzione per il raffreddamento dell’aria. Con un unico sistema è quindi possibile climatizzare tutte le stagioni.
Svantaggi
La realizzazione dell’impianto richiede un investimento superiore rispetto a quando si decide di utilizzare i semplici termosifoni;
Se si presentano delle anomalie oppure dei guasti (condizioni rarissime), sarà necessario rimuovere parte del pavimento;
Per l’installazione di questi sistemi sarà necessario alzare il pavimento di almeno 5 cm;
L’ impianto richiede un pò di tempo prima di riscaldare a dovere; per questo motivo non è adatto a chi vuole il calore in poco tempo e concentrato in poche ore;
L’utilizzo di questi impianti richiede un’attenzione per la scelta dei mobili; arredi troppo ingombranti possono ridurre l’irraggiamento del calore.
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